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Tosi: “Da bambino ero abbonato al Chievo”

Verona, 20 agosto 2024 – Riportiamo di seguito un estratto dell’intervista rilasciata da Riccardo Tosi, 24 anni originario di Negrar e nuovo portiere dell’A.C. ChievoVerona, al quotidiano L’Arena:

Come sta andando questa prima fase di stagione?
«Molto bene. Ottimo gruppo. Siamo arrivati in tanti nuovi, ma c’è un ambiente familiare, amichevole. Tutti bravi ragazzi».

L’obiettivo con il ChievoVerona?
«Giocare il più possibile. Ne ho quasi bisogno, sono un paio d’annate che non riesco a farlo e sono arrivato al Chievo per avere questa opportunità».

Quale tipo di portiere è Riccardo Tosi?
«Mi piace uscire, ma anche giocare con i piedi. Penso di interpretare il ruolo come è richiesto oggi, con il portiere che in qualche modo gioca con la squadra».

Se dovesse indicare i suoi portieri di riferimento nel calcio maggiore che nomi indica?
«Non ho idoli o esempi a cui mi ispiro. Cerco di essere, nel bene e nel male, me stesso. Se proprio devo, nomino per la struttura fisica ma non solo Courtois, il portiere belga del Real Madrid. Mi piace molto anche Maignan del Milan. Credo che lui in questo momento sia il più completo, forte tra i pali, bravo a giocare palla. Direi lui».

Il sogno di Tosi con il ChievoVerona?
«Lasciamo stare i sogni. Mi piacerebbe che questa stagione potesse diventare un trampolino di lancio per la mia carriera calcistica. Vorrei giocare con continuità e fare bene con questa maglia che sicuramente ha una grande storia».

Conosce la storia del Chievo?
«Sì, sono veronese, ho ben presente il passato del Chievo. Ero bambino e andavo con i miei genitori in curva. Eravamo abbonati. Erano gli anni della A, al Bentegodi se volevi vedere il calcio della A dovevi seguire il Chievo. Sono conscio dell’importanza di giocare con questa maglia».

Un blasone che può pesare?
«No, è un blasone che va difeso e onorato sempre. Perché il ChievoVerona ha una grande storia e tradizione e dobbiamo fare tutto il possibile per farla rivivere».