Clivense e Mangiabottoni insieme nel nome della beneficenza
“C’era una volta una favola diversa. Il Mangiabottoni non era un ragazzo come gli altri, era uno di quelli che non vuole nessuno, che restano invisibili per tutta la vita. È stato lui ad ispirare la nostra storia mentre, con gusto, mangiava i bottoni di una camicia”.
Queste parole si leggono sui menù dell’osteria Mangiabottoni, una delle sei strutture gestite da A.I.A.S., Associazione Italiana Assistenza Spastici, a Verona, dove sono inseriti e assistiti 120 ragazzi con diverse disabilità.
Emanuele Germignasi è il coordinatore di questa realtà: “Sono arrivato dieci anni fa. Mi sono laureato in economia, volevo fare l’imprenditore, creando un ostello all’estero. Mio cugino soffre di sindrome di down, ma non conoscevo il mondo nascosto che c’è dietro. Durante uno stage, al mio primo giorno mi viene incontro un ragazzo che mi mangia tutti i bottoni della camicia. Si chiamava Fabio, purtroppo oggi non c’è più: quindi abbiamo deciso di dedicare a lui l’Osteria Mangiabottoni”.
E qui scende in campo la Clivense. Già dalle scorse stagioni alcuni ragazzi della prima squadra si recavano a mangiare all’osteria, fino all’incontro di qualche settimana fa con Giorgio, uno dei 25 ragazzi speciali che lavora al ristorante come cameriere. I giocatori della Clivense, di loro iniziativa, per i suoi 25 anni gli hanno regalato una loro maglietta come regalo di compleanno. Ma non è finita qui.
“C’è stato detto che c’era questa opportunità – spiega Federico Tobanelli, uno dei veterani della Clivense – di devolvere del denaro per beneficenza in questo progetto. Perciò una sera noi giocatori ci siamo trovati tutti insieme a cena e abbiamo organizzato un’asta per scegliere i numeri personalizzati da mettere questa stagione sulle nostre magliette da gara. Tutti quanti erano d’accordo quando si fa del bene. È bello sapere che ci sono dei ragazzi che lavorano nonostante delle difficoltà”.
Quindi nella serata di ieri tutta la squadra, lo staff tecnico e la dirigenza è stata ospite al Mangiabottoni, dove a fine cena capitan Dall’Ara e il presidente Pellissier hanno consegnato a Massimiliano Bergamaschi, direttore dell’osteria, a nome della Clivense l’assegno con i soldi raccolti dall’asta e devoluti alla cooperativa dell’A.I.A.S. di Verona.
“È stato un bellissimo gesto – conclude Emanuele Germignasi – che ha reso felici non solo me ma soprattutto i miei ragazzi, ai quali i giocatori hanno anche regalato altre magliette e firmato la bandiera della squadra. Useremo questo contributo per le attività esterne, come organizzare una vacanza tutti insieme, e per comprare delle nuove attrezzature per l’osteria”.